Che sia stata un’edizione di successo me ne sono reso conto dai numeri e dalle numerose richieste di partecipaione delle aziende. Cerco sempre di pianificare le cose al meglio… ma come si dice “la perfezione non è di questo mondo”. In altre parole, durante lo svolgimento di FBM9 mi hanno contattato altre aziede che avevano piacere di presentare i loro prodotti, per cui ho organizzato un’ulteriore serata per poterli degustare.
Tutte aziende con cui ci si conosce personalmente e che hanno già preso parte ad alcune delle passate edizioni di FBM e di cui conosco la bontà dei prodotti . Due aziende dell’Oltrepò, una di Capriano del Colle ed una di Galeata.
Ne è scaturita una piacevolissima serata che ha entusiasmato i presenti che per la prima volta degustavano questi prodotti. Che altro dire… Leggetevi la recensione e stay tuned per l’edizione del prossimo anno…
Emilia Romagna: Pertinello, Bru s.a., psd 24, Pinot Nero 100%
La Tenuta Pertinello, situata tra le colline di Galeata e Civitella di Romagna, è un’azienda che si sta imponendo nel panorama enologico romagnolo grazie alla produzione di vini di alta qualità, tra cui un Metodo Classico Blanc de Noirs che ha già conquistato numerosi riconoscimenti.
Il terroir della Tenuta Pertinello, caratterizzato dalla presenza di boschi, di terreni arenacei e da un clima temperato, gioca un ruolo fondamentale nella caratterizzazione di questo vino.
Il Sangiovese, vinificato in bianco, esprime tutta la sua freschezza e complessità varietale. I grappoli vengono raccolti a piena maturazione e sottoposti a pressatura soffice. Il mosto viene quindi fermentato in acciaio inox e successivamente affinato per 24 mesi sui lieviti. Dopo un ulteriore affinamento di 3 mesi in bottiglia, il vino è pronto per essere commercializzato.
Il Metodo Classico della Tenuta Pertinello si presenta con un colore giallo paglierino brillante. Al naso si percepiscono sentori di bosco, di resina e di macchia mediterranea, che si combinano armoniosamente con note di agrume candito. In bocca il vino è cremoso e fresco, con una buona struttura e un finale minerale.
Lombardia: San Michele, “Belvedere” Brut s.a., pds 24, 50% Turbiana, 50% Chardonnay
L’azienda agricola San Michele ha sede a Capriano del Colle, una piccola collina con prevalenza di argille rosse, al centro della Pianura Padana. La sua storia inizia nei primi anni ’80, quando la famiglia proprietaria acquisisce alcuni appezzamenti e una cantina. In quegli anni, sul Monte Netto, si produceva principalmente vino sfuso di buona qualità ma non di grande pregio.
Nel corso degli anni, l’azienda ha intrapreso un percorso di crescita e innovazione, puntando sulla qualità dei vini e sulla valorizzazione del territorio. In particolare, la nuova generazione della famiglia, entrata in azienda negli anni 2000, ha portato importanti cambiamenti, tra cui la scelta di produrre in regime biologico e la ricerca continua di migliorare i vini.
L’azienda ha diverse referenze nel suo portafogli, ma il Belvedere, ottenuto da uve Turbiana e Chardonnay è uno dei fiori all’occhiello. Ancora prodotto in esigua quantità, 5.000 btg riscuote, ogni volta che lo degusto, positivi commenti dagli avventori presenti. Non ci credi? Vai a leggere qui e qui e vedrai se dico bugie…
Il vino si presenta di colore paglierino con fini e numerose piccole bollicine che cercano la superficie in maniera ordinata.
Al naso presenta sentori di agrumi, fiori fragranti e pesca bianca, avvolti da una piacevole sensazione di zafferano, marker di Capriano del Colle, che esalta la parte fruttata.
In bocca l’attacco è fresco. La bollicina è ben presente ma messa a servizio della freschezza, svolge egregiamente il ruolo di non protagonista. Nel finale la sapidità del territorio si ritrova in bocca. Saporosità che allunga il gusto con ritorni agrumati
Lombardia: Manuelina, Dosaggio Zero 2018, pds 42, Pinot Nero 100%
L’azienda agricola Manuelina, situata nel comune di Santa Maria della Versa, nell’Oltrepò Pavese, produce vini di qualità da oltre un secolo. La storia dell’azienda inizia nella prima metà del ‘900, quando Luigi Achilli e il fratello Guido decidono di dedicarsi alla produzione di vino.
L’azienda ha sempre puntato sulla qualità delle uve e sulla cura dei processi produttivi. Negli ultimi anni, inoltre, l’azienda ha intrapreso un percorso di sostenibilità ambientale, adottando una serie di misure per ridurre l’impatto dei propri prodotti sull’ambiente.
Tra le misure adottate dall’azienda Manuelina per la sostenibilità ambientale vi sono:
- L’utilizzo di prodotti organici per la concimazione dei vigneti;
- La riduzione al minimo degli interventi anticrittogamici;
- L’utilizzo del sovescio, una pratica agronomica che migliora la fertilità del terreno;
- L’utilizzo di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica;
- Il riciclo di cartoni e imballaggi.
Queste misure hanno permesso all’azienda Manuelina di ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti e di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
Il Metodo Classico Manuelina Dosaggio Zero è un vino prodotto con uve Pinot Nero provenienti da vigneti di proprietà. Le uve vengono raccolte a mano, il vino affina per 42 mesi in bottiglia a temperatura controllata.
Alla vista si presenta con un colore giallo paglierino compatto, vivido. Al naso si percepiscono percezioni di panetteria, frutta a pasta bianca come mela golden e ricordi di fior di timo. In bocca è la bollicina esprima la sua forza sviluppandosi come una piacevole mousse.
Il gusto è fresco, nel finale di bocca piacevolmente sapido. La struttura del Pinot Nero si esalta con la mineralità tipica dei terreni dell’Oltrepò Pavese, donando piacevolezza di beva e una lunga persistenza.
DOCG Oltrepò Pavese: La Piotta, “89-90” Pas Dosé 2016, pds 68, Pinot nero 100%
L’azienda agricola La Piotta si trova nel cuore dell’Oltrepò Pavese, in un’area particolarmente vocata alla produzione di vini e spumanti di pregio. L’azienda è a conduzione familiare e vanta una storia lunga oltre 30 anni.
La produzione di Metodo Classico è iniziata negli anni ’90 e da allora l’azienda ha dedicato grande attenzione a questo tipo di vino. I vigneti sono situati a circa 400 metri di altitudine, su terreni prevalentemente marnosi calcarei.
La barra del timone de La Piotta è tenuta in mano della terza generazione di vignaioli, rappresentata da Luca e Enrico Padroggi. I due giovani stanno portando avanti con entusiasmo il lavoro dei loro genitori, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità dei vini prodotti.
Luca, in particolare, è molto attento alla valorizzazione del territorio e alla ricerca di nuove tecniche di vinificazione. Il suo Metodo Classico “89-90” è un esempio di questo impegno. Il vino è prodotto con uve Pinot Nero in purezza, un vitigno che si adatta perfettamente al terroir dell’Oltrepò Pavese.
Conosco l’azienda da quasi un decennio e ho apprezzato l’evoluzione dei prodotti nel tempo. Con la linea 89-90 abbiamo lo sguardo rivolto al futuro ma i piedi ben piantati nel terreno.
Il Metodo Classico La Piotta “89-90” Pas Dosé 2016 è un vino di grande eleganza e complessità. Riposa sui propri lieviti per ben oltre 60 mesi rimanendo sempre verticale. Al naso si percepiscono sentori di frutta agrumata, frutta tropicale, prugna, frutta secca, nocciola decisamente fragranti. In bocca è fresco, sapido e persistente.
Il Metodo Classico La Piotta “89-90” è un vino che ha ancora tanta strada davanti, ma che ha già dimostrato di avere un grande potenziale. È un vino che merita di essere scoperto e apprezzato dagli appassionati di Metodo Classico.