Lo scorso Giovedì 21 Novembre u.s. è andato in scena il terzo episodio, dal titolo “L’altra Lombardia” , della saga “Figli di una Bollicina Minore” dedicate ai metodi classici Italiani provenienti da “zone non commercialmente vocate” ma non per questo meno pregiati dei fratelli più blasonati. Location che ospita il vernissage la cantinetta del Ristorante l’OCA sito nella parte storica della darsena di Viareggio con vista sugli splendidi panfili.
Come da titolo della serata scopo della degustazione era quello di apprezzare i metodi classici lombardi eliminando la zona vocata e commercialmente nota Franciacorta. La selezione è stata focalizzata sul vitigno allevato a sud del lago di Garda che meglio si presta ad essere lavorato con il metodo della seconda fermentazione in bottiglia: la Lugana, o per meglio dire la “Turbiana”, non tralasciando i vitigni internazionali e zone altrettanto interessanti per la produzione di questa tipologia di vini.
I prodotti in degustazione, selezionati territorialmente ed in base alle permanenze sui lieviti :
- DOCG Oltrepò Pavese Metodo Classico: Calatroni Cà Grande s.a., Pn 100%
- DOCG Oltrepò Pavese Metodo Classico: Calatroni Cruasé s.a., Pn 100%
- Lombardia: Ricchi “Espressione 8” s.a. Ch 85%, Pn 15%
- Lombardia: Ricchi “Essenza 0” s.a. Ch 80%, Pn 20%
- Lombardia: Zenato 2010 Turbiana100%
- Lombardia: Ca Lojera “Tur Blanc” 2008 Turbiana100%
- Lombardia: Ca’ Majol – Provenza “Fabio Contato” 2007 Turbiana100%
- Lombardia: Perla del Garda 2007, Ch 100%
I partecipanti alla degustazione, in numero maggiore di quello preventivato all’atto dell’organizzazione della serata, hanno potuto apprezzare le sensazioni tipiche dei vitigni e la particolarità dei suoli di allevamento. Dopo un primo attimo di titubanza anche i corsisti presenti si sono fatti coinvolgere dalle mie provocazioni, partecipando attivamente e costruttivamente alla serata, tanto da sforare sui tempi programmati; ma come si dice parafrasando un noto detto… a tavola non si invecchia..:-)
Per chi non ha tempo di leggere le note degustative i prodotti che hanno riscosso maggiore consenso dal panel:
- Lombardia: Perla del Garda 2007, Ch 100%
- Lombardia: Ca’ Majol – Provenza “Fabio Contato” 2007 Turbiana100%
- o Lombardia: Ricchi “Essenza 0” s.a. Ch 80%, Pn 20%
chi invece vuole condividere con me le sensazioni della serata proceda pure nella lettura
DOCG Oltrepò Pavese Metodo Classico: Calatroni Cà Grande s.a., Pn 100%
Apriamo la nostra degustazione con questo oltrepò figlio integrale di pinot nero. I terreni, particolarmente vocati e ricchi di calcare, sono situati in comune di Montecalvo Verseggia. La raccolta anticipata delle uve a fine agosto permette di preservare l’acidità dell’ uva per avere maggior freschezza nel prodotto. Il produttore, pur non avendo dichiarato l’anno in etichetta, fa sostare il suo vino 24 mesi sui lieviti come per i millesimati: da disciplinare sarebbero bastati 15 mesi, per cui ci avviciniamo a questo prodotto col dovuto rispetto. Colore di un brillante giallo paglierino impreziosito da fini e numerose allegre bollicine che scoppiettano al centro del bevante. Naso non espressivo, abbastanza impenetrabile, ma sono riconoscibili sensazioni pomacee fragranti, una percezione minerale ed un piacevole accenno di pasticceria. Bocca sapida e fresca, con sensazioni pomecee che ritornano al gusto, piacevole persistenza gusto olfattiva.
DOCG Oltrepò Pavese Metodo Classico: Calatroni Cruasé s.a., Pn 100%
Stesso produttore, stessa zona di provenienza, stesso tipo di vendemmia del precedente dal quale si differenzia però in fase di vinificazione per una breve permanenza sulle bucce onde estrarre colore e sostanza. Ci aggiungiamo a degustare un cruasè, (termine fusion delle parole francesi “cru” – traducibile come vigneto selezionato – e “rosé”) che ha sostato 30 mesi sui lieviti; il disciplinare in questo caso ne prevede minimo 18, per cui anche in questo caso il produttore ha voluto fare qualità. Colore rosato tenue che ricorda la buccia di cipolla adorno di piccole e fini bollicine. Naso in linea col vitigno di provenienza. Si riconoscono suadenti sensazioni fruttate di piccoli frutti di bosco, ribes, mirtillo e fragoline, accenni di pane brioche ed un piacevole minerale. Bocca più larga del precedente ma sempre composta e bilanciata entro i binari del gusto. La maggiore struttura non appesantisce la beva in quanto il prodotto non subisce dosaggio ed una buona sapidità sorregge la freschezza.
Lombardia: Ricchi “Espressione 8” s.a. Ch 85%, Pn 15%
Ci troviamo in provincia di Mantova, nei Colli Morenici, a Monzambano per la precisione, in un’azienda che da molti anni è vicina alla nostra Delegazione. Appena abbiamo spiegato loro la filosofia di queste serie di degustazioni hanno subito condiviso il nostro entusiasmo. Sul loro sito potete leggere “Produrre vini spumanti di qualità è possibile anche in assenza di radicata tradizione quando la rigidità di produzione diventa priorità” che ben si coniuga alla “mission” delle serate. Questo brut entra nel bicchiere con un colore giallo paglierino brillante con discreto e piccolo perlage. Naso giocato su note eleganti di frutta matura senza eccedere in sensazioni di frutta tropicale e frutta secca. In bocca è avvolgente, la bollicina è piacevole e di giusta persistenza. Un dosaggio ancora più basso impreziosirebbe il prodotto.
Lombardia: Ricchi “Essenza 0” s.a. Ch 80%, Pn 20%
Come nel caso del precedente produttore, stessa azienda, stesso metodo di vendemmia, leggera diminuzione dello chardonnay nella cuvée. Quello che cambia è il periodo di presa di spuma che arriva a 40 mesi contro i 30 del fratello ed il dosaggio che in questo caso non incide sul gusto essendo un pas dosè. Colore brillante di tonalità gialla paglierina con leggeri riflessi sul verdolino. Naso più pulito e fragrante. Si percepiscono nette sensazioni di pomacee bianche quali mela e pera, a seguire ricordi di nocciola e mandorla; un piacevole minerale amalgama il tutto. Bocca più verticale del precedente. Il prodotto si posiziona bene al centro della lingua e da qui non si sposta per tutta la sua persistenza. Discreta struttura ben bilanciata fra freschezza e sapidità.
Lombardia: Zenato 2010 Turbiana100%
Ed eccoci al secondo gruppo di prodotti incentrati sul vitigno Turbiana. Come anticipato ci troviamo a sud del lago di Garda fra Peschiera e Desenzano su terreni argillosi di prima collina. La vendemmia è spostata nella prima decade di settembre rispetto alle precedenti zone e la presa di spuma si aggira sui 24 mesi. Colore brillante giallo paglierino con riflessi sul dorato. Naso intenso giocato su un inizio di agrume che passa ad una sensazione pomacea di mela golden ed accenni di pasticceria. In bocca è elegante e non aggressivo, la bollicina rotola piacevolmente nella cavità orale e la freschezza è accompagnata da una piacevole sensazione sapida. Giustamente persistente
Lombardia: Ca Lojera “Tur Blanc” 2008 Turbiana100%
Ci spostiamo di qualche chilometro ed a Sirmione incontriamo le vigne in cui viene allevato quest’altra Turbiana. I terreni sono caratterizzati da argille bianche. Entra nel bevante generando una buona schiuma diradata la quale si apprezza un perlage fine e persistente. Il colore è più carico del precedente rimanendo sempre nella scala del giallo paglierino. Al naso apre con sensazioni di frutta matura ed accenno di tropicale, arrivano dopo poco sensazioni di mandorla e nocciola e sul finire una nota di tabacco biondo e pasticcini al cocco. Entra largo ma non esuberante, d’altronde è un dosaggio zero; piacevole minerale a supporto della freschezza e ottima persistenza. Bolla leggermente invasiva.
Lombardia: Ca’ Majol – Provenza “Fabio Contato” 2007 Turbiana100%
Torniamo a Desenzano per assaporare l’ultima Turbiana della serata. Lo spostamento si è reso necessario per seguire l’evoluzione crescente dei prodotti. In questo caso siamo di fronte ad un cavallo di razza. Sosta 60 mesi sui lieviti e non viene dosata a fine ciclo produttivo, per cui la materia prima deve essere di alto livello. Brillante, colore carico ma sempre nella fascia del giallo paglierino con piacevoli riflessi dorati. Naso minerale e giocato sui terziari. Sono apprezzabili ricordi di pasticceria appena sfornata, biscotti secchi al miele, nuances di frutta tropicale a pasta gialla ed a sprazzi un accenno di distillato. In bocca è stretto e profondo. La sapidità organizza tutto il gusto di bocca supportata da una freschezza mai esuberante. La bolla è rotonda ed attenua il graffio delle durezze nella cavità orale. Più che persistente.
Lombardia: Perla del Garda 2007, Ch 100%
Avevamo già incontrato questo produttore di Lonato del Garda nella prima delle nostre serate, proprio con la sua Turbiana che ci aveva piacevolmente impressionato. Questa sera si presenta a noi con il suo Chardonny allevato sempre su terreni argillosi e lasciato sui lieviti per più di 60 mesi. Caratteristica di questo produttore è fare solo magnum nella bottiglia tipica dell’azienda. Colore più scarico dei turbiana brillante e compatto. Naso ampio ed avvolgente giocato su sensazioni di panetteria e pasticceria ed empireumatiche sensazioni di frutta secca; non manca un bel frutto maturo ed un piacevole minerale. Bocca asciutta per essere un extra brut, si vede che il dosaggio è stato minimo, posizionata sui binari della freschezza e sapidità. Bolla che rotola senza esitazione in bocca regalando sensazioni di piacevolezza. Molto persistente il ricordo del vino dopo la sua deglutizione.