Con ancora le lacrime agli occhi per la bellezza del vino precedente ci apprestiamo a versare nel bicchiere questo nuovo campione che i più attenti si ricorderanno che ci aveva fatto innamorare in una precedente degustazione nel millesimo 1968.
Scende bene nel bevante, ma già alla vista manca di quella lucentezza che sappiamo deve avere. Al naso il primo stop. Nessun difetto di tappo, ma il naso è chiuso, le sensazioni olfattive sono ossidate; la percezione che si ha è quella di un vino cotto che non ha retto al passare del tempo. Più per dovere di cronaca che per curiosità lo porto alla bocca. La sensazione di vino vecchio è inequivocabile. Per darvi un idea… poteva essere tranquillamente un vin santo senza la necessaria spalla acida. Ovviamente non abbiamo dato nessun punteggio al vino.