Inutile negarlo: la bollicina è un mondo effervescente in continua evoluzione che attira a se un numero sempre crescente di appassionati. Se poi è prodotta dai cugini d’oltralpe il richiamo diviene irresistibile. E’ quanto è successo negli scorsi 8 e 9 ottobre al Forum Monzani di Modena. Il Club Excellence, formato dalla maggior parte di importatori e distributori nazionali di champagne, ha organizzato la prima edizione de Modena Champagne Experience 2017 a cui erano presenti 100 fra piccole e grandi Maison per un totale di oltre 400 prodotti in degustazione. Una bella sfida a cui era difficile dire di no…;-) Ottima l’organizzazione prevendita dei biglietti on line divisa per varie fasce temporali, per cui chi acquistava prima spendeva meno; intelligente la pre registrazione due ore prima dell’evento; da rivedere l’accesso alle sale. Siamo potuti entrare solo dopo aver fatto mezz’ora di coda, anche se avevamo già fatto la pre registrazione, in quanto c’era un solo ingresso dove pubblico ed operatori si azzuffavano per entrare. Sono sicuro che per la prossima edizione questo aspetto verrà risolto dagli organizzatori. I prodotti in degustazione sono stati distribuiti nei due piani del forum con una logica di territorio. Al piano terra la Vallèe de la Marne e la Montagne de Reims, al piano superiore Aube, la Côte de Blancs, e le Maison classiche. Ce n’era veramente per tutti i gusti. Non potendo assaggiare tutto questo nettare, come molti dei blogger ed amici presenti ho dovuto dare un taglio alle mie degustazioni che ho limitato al Pinot nero e meunier, evitando accuratamente le scale che portavano al primo piano. All’interno di queste Maison ho privilegiato, un po’ per piacere personale ed un po’ per curiosità, visto il numero crescente di produttori, i prodotti con dosaggio basso od assente. Con questi limiti il mio taccuino a fine serata ha registrato 75 assaggi. Si lo so che molti di voi diranno che sono troppi e che le capacità degustative diminuiscono già dopo una decina di assaggi, ma come dico spesso… questo è uno sporco lavoro… ma qualcuno deve pur farlo..:-)
I miei preferiti… giusto qualche pillola per non tediarvi…
Nowack: piccola Maison situata a Vendieres che vinifica in purezza i singoli vitigni in pochissimi esemplari, 2.000/2.500 bottiglie per tipo. Il rigoroso rispetto per la natura permette di poter apprezzare il territorio con tre diverse anime. Interessante per freschezza, mineralità e grip la Fontinette, pinot meunier, ma il mio preferito è stato La Tuilerie, chardonnay, complice il millesimo 2012, che ha saputo esprimere croccantezza di frutto, sapidità di gusto ed una persistenza fuori dal comune.
Francis Orban: situata a Leuvrigny sulla riva destra della Marne, grazie alla volontà di Francis che ha deciso di mettersi in gioco come produttore, regala ottimi prodotti dal 2007. L’utilizzo sapiente del pinot meunier si apprezza sia nell’Extra Brut con note fresche e sapide, ma raggiunge la sua massima espressione ne L’Orbane con uve di un solo millesimo, 2011, provenienti da una sola parcella. L’utilizzo sapiente dei legni amplifica le sensazioni precedenti con un corredo di pasticceria sempre tesa e mai opulente. Bocca snella, con grip ed un allungo gustativo di tutto rispetto.
Mailly Grand Cru: occupa 70 ettari nell’omonimo villaggio nel cuore del parco naturale della Montagne di Reims. E’ stato uno dei miei primi amori per cui non potevo esimermi dall’assaggiarlo. Il colpo al cuore me lo ha tirato il “Magnum Collection” 1998, un sapiente assemblaggio di pinot nero e chardonnay. Teso, con una struttura più generosa dei precedenti, coniuga la verticalità con la ricchezza di sensazioni frutta cotta ed una piacevole nota speziata. Meno male che lo fanno in magnum…;-)
Non vedo l’ora di vedere cosa avranno in serbo per noi nella prossima edizione… a cui vi consiglio di non mancare…
Bravo i tuoi consigli sono sempre effervescenti ❤️
Detto da una bollicinadipendente come te il complimento vale doppio…;-)