Con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia, scrivo del Mercato dei vini della FIVI, che si è tenuto a Piacenza sabato 26 e domenica 27 novembre 2016. Manifestazione in continua crescita che ha visto la presenza di oltre 420 vignaioli, quasi un centinaio in più rispetto alla scorsa edizione.
Una crescita di adesioni che sottolinea come il Mercato sia diventato ormai un appuntamento imperdibile, luogo d’incontro, di condivisione e di confronto con il pubblico ma anche tra i produttori stessi. Per il prossimo Vinitaly 2017 le richieste dei vignaioli che avrebbero voluto partecipare nello spazio che FIVI ha riservato per i suoi associati sono state superiori di circa il 50% alle aumentate disponibilità effettive. In corso di organizzazione un mega Mercato dei Vini, a circa un mese di distanza dal Vinitaly, a Roma per permettere a tutti i vignaioli d’Italia di potersi incontrare e agli eno appassionati di beneficiare di tutto ciò.
Ma quale è la formula vincente che attira sempre più vignaioli e consumatori? A m io modo di vedere, la possibilità di toccare con mano e vivere le esperienze e le fatiche che ogni vignaiolo è orgoglioso di comunicare. Al Mercato i vignaioli assieme ai loro vini portano la loro esperienza di vita. Ognuno bada al proprio pezzo di terra, interpretando il territorio a suo modo: chi segue la tradizione, chi la tradisce o la abbandona per poi farci ritorno, chi innova, sbaglia, gioisce e soffre. Ma il vignaiolo è il vero custode del vino: ogni suo bicchiere restituisce il territorio che lo ospita e la sua cultura.
Se a questo aggiungiamo che, trovato il prodotto consono al proprio palato, è possibile acquistarlo a prezzi decisamente concorrenziali rispetto ai classici canali di distribuzione, è facile capire la massiccia affluenza di pubblico.
Come al solito il mio Mercato è stato incentrato sulle bollicine metodo classico. Anche quest’anno ho avuto la possibilità di fare nuove entusiasmanti scoperte che spero poter inserire nel format della quinta edizione di Figli di una Bollicina Minore. A proposito, il ritardo dovuto nel pubblicare questo post è dovuto al fatto che era in pieno svolgimento la quarta edizione che mi ha assorbito in toto.
Impossibile parlare di tutte le nuove produzioni che stanno sbocciando in lungo e largo per lo Stivale, ma almeno una referenza la devo dare. Quest’anno mi ha particolarmente colpito l’erbaluce di Caluso spumante metodo classico di Ilaria Salvetti, sia per la personalità del prodotto che per la cortesia e la voglia di comunicare della vignaiola. Spero di poterlo annoverare fra la aziende di FBM…